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GIORNATA MONDIALE DELL’EPATITE

Il 28 luglio si celebra in tutto il mondo il World Hepatitis Day, Giornata mondiale dell’Epatite, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel giorno della nascita di Baruch Blumberg (28 luglio 1925), il biochimico statunitense insignito del premio Nobel per aver scoperto nel 1967 il virus dell’Epatite B e sviluppato il primo vaccino.

La Giornata rappresenta l’occasione per accendere i riflettori e diffondere informazioni su patologie, le epatiti, che si stima colpiscano nel mondo oltre 325 milioni di persone, con una consistente percentuale di soggetti ignari di avere contratto l’infezione. 

Il tema della Giornata 2021 è “Hepatitis can’t wait” (l’Epatite non può aspettare) e vuole richiamare l’urgenza degli sforzi necessari per eliminare l’epatite come minaccia per la salute pubblica entro il 2030: una persona muore ogni 30 secondi per una malattia correlata all’epatite, anche nell’attuale crisi COVID-19.

L’Italia è fortemente impegnata nel raggiungimento degli obiettivi dell’Oms per l’eliminazione delle Epatiti B e C e sta dando corso a quanto previsto nel decreto firmato dai ministri Roberto Speranza e Daniele Franco “Esecuzione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 luglio, che definisce criteri e modalità per l’avvio gratuito degli screening per l’epatite C.

L’impegno dell’Italia per l’attuazione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del ministro della Salute di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze “Esecuzione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV” si attiverà nel nostro Paese lo screening nazionale gratuito contro l’epatite C.

Il decreto definisce i criteri e le modalità per l’attuazione dello screening da parte delle Regioni e stabilisce che sia rivolto, in via sperimentale, a tutta la popolazione iscritta all’anagrafe sanitaria nata dal 1969 al 1989, inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti, ai soggetti seguiti dai servizi pubblici per le Dipendenze (SerD) e ai detenuti, indipendentemente dalla coorte di nascita e dalla nazionalità.

Lo screening dell’infezione attiva dell’HCV è effettuato con l’intento di rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento onde evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, nonché interrompere la circolazione del virus impendendo nuove infezioni.